La Tua luce timida e schiva illumina l'aspro cammino
a viandanti stanchi e assonnati, pellegrini e sognatori.
Puntuale appari amica di sempre, silente e bonaria:
orgogliosa, infondi coraggio e doni umano sollievo.
Da secoli, millenni, osservi composta dall'alto
le gesta quotidiane, nobili, oppur infami e traditrici
dell'uom naturale, piccolo, insicuro e pavido.
Attonita e triste: ahimè testimone sontuosa.
Lontana e inafferrabile (chissà), dalla mano caina
dell'homo saccente: irrangiungibile (chissà), protetta dagli astri,
nessuno ti può oltraggiare. Corrucciata continui... e
continua ad osservare le gesta incolori dell'esser umano.
Ma un vil colpo di coda del becero: homo sapiens
dall'incedere insicuro, intende offuscare la Tua benevole luce
argentea che, da secoli, millenni, rischiara la taciturna notte.
Difenditi Luna, difenditi: l'alieno è ovunque, ti sta accerchiando.
Un ordigno infame, avverso, preciso e molesto è stato lanciato
il bersaglio è il generoso Tuo cuore, evitarlo purtroppo non puoi,
mortale non è (per ora), ma soffrire ti fa. È per il bene comune,
la scienza ci crede, cercano acqua: ma per quale ragione?
Mesta Luna: le guerre insensate dei potenti di turno
partoriscono odi, rancori, intolleranze e ingiustizie.
La fame, la sete, il freddo, e per tetto un cielo di stelle:
è un triste imminente regalo, flagello implacabile d'omini ottusi.
Generosa Luna: testimone Tu sei del declino terreno,
il futuro è oscuro; soltanto un miracolo potrà illuminarci.
Speranza illusoria la ricerca dell'acqua sul nobile suolo;
solo un mare di lacrime saprai offrire all'alieno invasore.
Luna, romantica Luna, nei poemi cavallereschi, negli umili, sognatori
e nelle fiabe dei bimbi, sarà conservato imperituro l'amore, il rispetto, com'è giusto che sia, per il bene comune e, per le cose migliori
dell'immenso, impareggiabile, celeste creato, al quale: con merito appartieni.