Soffiar vita
tracima sponda all'essere
quel velo d'uomo che deve tessere
alberi i cui rami appendono frutti
tra foglie verdi e tremolanti.
Emaciato e scaltro
il burbero sentiero, l'altro
ch'è contrario ed indisponente
quei frutti a snaturar
volge diversamente.
Giardini di quei travi in fiore
archetipi disciolti in rime
quel fiatar estatiche d'amore
ed irrorar passioni prime.
Sorseggiami
soffio su soffio, l'alito ventoso
al lobo,
ne proverò vibrante ondoso
del navigar m'è quietar verboso
e somma d'ami il desiderare giogo.