Dove l'io non può portarmi
invoco
a mani giunte
lo scorrere del noi
in un fiume d'Amore
rivolto
le sponde del passato
in zolle di cielo
cercando in me
la memoria della Tua eterna presenza
abiuro
le acque solitarie
perse
lontano da Te
nel solco tracciato dai miei sconsiderati tempi sfuggiti a sé stessi
affluente del mio volto notturno
il magico segreto del Tuo giorno è l'Amore
portato in baci di luce
da un sentimento costantemente presente
i nostri cuori rivoluzionati
da solenni doni
plasmano
i nostri corpi
in luminose porcellane di ceramica preziosa
imprigionano il sole
per un attimo
in un tempo d'argilla
tutto nostro
per poi esplodere
a perpetuo furor di scintillante favilla