Nudi i miei piedi
sulla battigia indugiano,
dalla lenta risacca
lasciandosi lambire.
Davanti a me l'immenso
il mio sguardo rapisce,
azzurro ed invitante
con lusinghe m'attira.
Mare, mio antico amore,
a te vengo con gioia;
mi avvolgi e mi consoli
dei tanti, troppi affanni.
Rinnovi le promesse
d'un tempo ormai lontano,
ma morti sono i sogni
e giorno dopo giorno
stancamente indugio,
godendo di sorprese
o d'angoscia tremando.
Ecco la vita mia.
Incerto il mio futuro,
ma la grinta risponde
e nella mente urla
perseverante e cocciuta:
"Il fuoco non è spento,
disegna il tuo sentiero
e guarda al tuo domani
con rinnovata speme"!
Non chiuderò la porta
ai sensi e ai desideri.
Nel fondo del cassetto
anni e anni di gelo
che resteranno lì,
colori del passato.
Con rinnovato slancio
mi tufferò nel Mondo.