Nove di mattina
odore di caffè,
lenzuola umide.
Calze smagliate ormai a terra.
Sigaretta che brucia
nero catrame
rassicurante scende giù giù nei polmoni.
Ti aspetto,
mi hai detto.
Distesa nel mio letto,
sono rimasta lì,
pensando a quale dono
avevo appena ricevuto.
Ti aspetto,
mi hai detto.
Sei un uomo di parola.
Sono salda,
le mie gambe sono forti abbastanza, ora.
Posso camminare da sola, senza bisogno di altri.
Però ho deciso di camminare verso di te