E fosti afferrato
ma troppo era il tuo dolore.
Ti divincolasti
con la rabbia della disperazione.
Non volesti esser preso,
decidesti in un attimo,
la tua vita aveva da finire,
non pensasti alle creature tue,
non pensasti alla loro nuova solitudine,
non pensasti alla giovane donna
che cerco' invano di trattenerti;
non pensasti alla giovane donna
e al suo dolore per non essere riuscita
a fermare un amico disperato.
Non pensasti al padre di famiglia
che con sforzo immane ti afferrò,
ma fu tutto inutile,
il tuo dolore ti prese
e come tenaglia
ti estirpò alla tua vita.
Immobile restasti sul selciato.
Gli occhi ancora in cerca di un perché,
Addio anima, addio dolore.