Nastri filanti e stelle di settembre...
Mi vinse il sogno
ed alla fioca luce
del tempo che ci invola
vi cercai.
Non eravate amiche, né
compagne della mia fuggitiva
età migliore.
Risalire la china dà dolore, ma vi
cercai ugualmente.
Foste presenze:tenere, impacciate...
Non più di questo.
Ed impacciata, io,
contro ogni resistenza, vi
ho parlato.
"Pronto?
Chi sei?
Ti ricordi di Me?
Certo
... Che cosa vuoi?
La tua presenza inquieta, dopo più
di trent'anni...
Ma ti ascoltiamo."
Ed io parlai...
La mano sul mio cuore,
pensando alla magia
di un carnevale
e a una malinconia che
mi affliggeva,
perché ero
l'esclusa.
Dissi, tremando: "Diventiamo
amiche; sento le nostre mamme..."
"Sì, certamente..."
Ho sentito la fitta del diniego
appena il giorno dopo.
Vi lascio,
chiedendo perdono
di avevi cercato.
È doloroso risalir la
china...
E, in nome di che cosa?
Fui solo una straniera
Il mio idioma,
fu quello di mia gente,
in altra data...
E, forse, mi direte:
"Perché ci hai disturbate?"
Addio, stelle filanti,
percezione di un sogno...
Restate con i "Vivi".