Un essenza arcaica
sveglia la vista fuggente
disegnando varchi esistenziali
nella feroce razionalità
di vivere il prodigio ogni secondo
nei fasti oblii d'oro
e giammai pensar d'esser Re
banale sogno ciclico
inseguendo impronte nel sole
ghermendo gorghi di pace
adagiando sogni dentro scatole cinesi
occultate nell'orizzonte marino
luogo in cui resuscito passate speranze
svecchiate come acqua di fiume
beffando i dolori della vita
incosciente d'esser Re
Re della mia vita