Mano nella mano
quasi me lo incollo, si va verso la collina degli ulivi,
non ti capisco amico,
il bosco appena sopra fa' faville,
ci porto a zonzo l'anima, a cambiar respiro.
Volevo fargli la barba:
- Da quant'è che non la fai? -
da oltre due secoli, m'ha risposto,
eppoi queste mani bucate, sembrano un dindarolo,
i piedi traforati... un paio d'infradito li potevi mettere,
che fretta c'era, uscivamo da casa già accudito:
- Il vice tuo sembra un faraone quando va' in giro!
Mi guarda stralunato,
non ne capisce niente povero uomo,
tante promesse e se lo sono scordato su una croce.
- Fammi capire, vuoi ripartire dal Getsemani... per meditare? -
Eh... magari poter tornare indietro,
quel che è fatto è fatto,
da poco si dice, così per dire, che l'ignorante non paga,
e... per caso, mica vorrai dirci
che non fu tuo padre a dare l'ordine di salvarci?
Oh, mamma mia!
La sai quella dell'ortolano e la zucchina?
mbè, è da quando disse:
- se volete mangiare, zappate e sudate, la terra è tutta vostra -
che siamo piegati in due per campare
e mantenere i pari suoi,
che ne hanno di pippe nella testa!