Se legassi le ossa del mio costato
e scendessi fino in fondo al mio cuore
troveresti le cicatrici del Santo perduto,
l'umiltà del pianto di un eroe sconfitto,
la fragranza della mia indole sognatrice,
e troveresti le parole dimenticate
quelle sepolte dall'inedia e lentamente
crescerebbe in te il coraggio d'amarmi
oltre ogni tuo limite e al di là della sensatezza,
perché l'Amore è tormenta, fuoco, onda selvaggia,
e quando il mio corpo riposerà nell'eterno sonno
in candida veste, ti attenderò.