Come un viandante senza meta
percorro sentieri impervi
lungo il cammino della vita.
Luci lontane mi chiamano a loro
e a tratti scompaiono
confondendo la vista.
Chiudo gli occhi, allora, e continuo a vagare.
Mi fanno da guida i ricordi,
il canto degli uccelli,
il richiamo del sangue
e la forza di un amore puro.
Un flauto magico mi avvisa all'arrivo
nella piazza affollata.
Sorrido al funambolo
che saltella sulla corda ed alza la mano.
Al calar del sole riprendo il cammino
Nuove luci lontane mi chiamano a loro.
Chiudo gli occhi, allora, e continuo a vagare.
Chiudo gli occhi, allora, e continuo a vagare.