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L' ucciso suicidato
Si alzo' dal tavolo
dove meditabondo
beveva una birra
e forse dall' effetto
di tal azione compiuta.
Comincio', dichiarazione spontanea
nel pubblico locale
tra lo stupore della gente
e l' indifferenza generale.
Era la sua versione di un fatto.
Gia' il cameriere entro' per avvertire
la sicurezza, un' ambulanza?
Visto il suo stato di ebrezza
il suo sguardo allucinato, invasato.
E non era, si badi bene
ne' famoso, ne' ricco
nel luogo sconosciuto,
che fosse un pazzo in fuga!?
Non era protetto
da un pool di potenti avvocati
Era in imperfetta solitudine
lui che continuava a dichiarare
quel che riteneva il vero
di un fatto avvenuto da poco
anche drammatico, di cronaca.
Li vicino a lui, due figure
si alzarono. Uno di loro
corpulento, lo colpi' al mento
"Scusate signori
e' pericoloso. Un pazzo scatenato!"
Dichiaro' arrogante, ubriaco.
Arrivo' l' ambulanza e
la polizia, fu accusato di
aggressione
si ho qui un testimone
reagi' con veemenza
per far valer la sua innocenza
La gente intorno attonita
come omertosa.
Fu sedato da un' infermiere
e legato alla lettiga.
La sirena spiegata
lo porto' lontano
tra lo stupore generale.
E il ceffo bugiardo
disse all' altro:
"Ci pensera' il senatore
qesto minimo sopravvive
altre ventiquattrore".
Due giorni dopo
sul giornale un trafiletto
"Uomo si suicida
forte dose di farmaci
nel suo letto".
Eccone un' altro
la catena e' lunga
e sembra atrocemente
non aver mai fine.
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