Ti ho tenuto così lontano
che ho smesso di distinguerti
sei parte di quella parte
immensità in un piccolo gesto
difeso tra gli annullamenti
senza tacche né spilli
Che dirti
che ascoltare
a malapena intuisco quella voce
perché è ustione per il pensiero
focalizzare
il gesto perpetuo
Denigro l'arresto dell'ultima caduta
poiché inconsolabile criterio d'equilibrio scarno
fingo follia
e stordimento
ma so che sono promesse di vento
Come una barca di carta
alla deriva su una pozzanghera
intraprendo il viaggio
con la cicca e la larva
e il tempo forse
calpesterà i miei resti
o l'acqua asciugherà al cielo
rigettandomi ancora