Crescere con te è stato un allenamento.
Tu eri seduto in alto sul muro di cinta
ed io cercavo di arrampicarmi fin lassù, ogni giorno...
ma appena riuscivo a raggiungerti tu mi spingevi giù
ed io cadevo e mi ferivo.
Quanti lividi, quanta frustrazione, quanta delusione.
Non capivo il motivo, non capivo perché tu mi facevi questo.
Non capivo perché non mi volevi accanto a te.
Tu sorridevi, senza malignità...
sapevi che per crescere dovevo cadere, tante volte,
per imparare a non piangere più dovevo piangere tanto.
Adesso che sono cresciuta posso sfiorarti il viso con una mano
e non mi fai più cadere, mi sorridi teneramente.
Lasci che io mi avvicini così tanto da sentire il battito del tuo cuore,
da vedere il velo di tristezza nei tuoi occhi,
da percepire la tua inquietudine.
Ma me lo concederai ancora a lungo?
Forse, ora che sono cresciuta,
ora che sono forte,
mi lascerai solo assaggiare il piacere del tuo abbraccio e poi...
mi allontanerai di nuovo
perché io segua la mia strada
e tu la tua...
So che ci rincontreremo,
so che se non rivedrò i tuoi occhi,
sentirò sempre il tuo respiro,
percepirò la tua felicità e il tuo dolore,
come se i nostri polsi
fossero uniti da un nastro rosso...
E se anche non ti vedo, so che ci sei.