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La ragazza alla dispari
La ragazza alla dispari
di colore
arrivo' stanca
a infilar
l'ultimo panno
in lavatrice
e, per stanchezza
come schiava
Ormai di quella casa
da pulir sempre
da cima a fondo
per follia
di anziano ex-nazista
al quale spesso
tirava scudisciate
solo per farlo
sentir ancora vivo
che comunque
non era riuscita
a fargli capire
il suo abominio
ai tempi dell' imperialistico
e iperivalutato dominio
(che la ferocia umana
e' ferocia disumana!
anche nel dimenticare
cio che uno ha fatto).
Cosi' assonnata
fini' nella centriguga
con il sapone superbianco
lavata e gira gira
per due ore, usci' stordita
e sbiancata:
"Mio Dio! Peggio di
Micheal Jackson!
Disse gardandosi
preoccupata allo specchio
Nel mentre, il padron
di casa pian piano,
in modo meschino
raggiunse la ragazza
cercando di tastarla
e lei, con rabbia atavica
e finalmente da pari pari
ma non come per l'uomobianco
che l' aveva sempre considerata
come un' inferiore,
con un destro, da esperta di kick boxing,
lo stese sanguinante, esamine,
e da istinto quasi brutale
di donna bianca, urlo' libera
"Guarda' guarda',
il sangue mio e tuo
e' proprio uguale"
E le ultime parole
del vecchio tiranno furono
"Dav.. ve. ro? Lo scopro o.. ra!
E cosi' spiro', per contrappasso
nel suo incubo perpetuo
bianco, cameriere,
in un club di soli gay colored.
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