username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Padre

Ferite salate
sono quelle che mi lasci:
non si rimarginano,
si infettano,
creano una voragine dentro me
che oscura tutto il buono tra noi.
Sei sul baratro,
in equilibrio.

Amare è un imperativo costante,
non muta da istante ad istante,
da gesto a gesto.
Il cuore lo pronuncia,
non la bocca.
Non dire
se non agisci,
non involgarire
quelle tre parole.
Stai perdendo
l'equilibrio.

C'era speranza
nella parola
con cui ti chiamavo.
Speranza
in ciò che dovevi essere,
speranza
di potermi accusare,
speranza
di poter curare le ferite,
insieme.
C'era.
Il silenzio
l'ha uccisa.

Ora hai perso
l'equilibrio.
Qualcuno
ti ha spinto.

E mentre precipiti
quella mano assomiglia
alla tua.

 

1
7 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

7 commenti:

  • STEFANO ROSSI il 15/09/2011 20:39
    Non comment
    BELLISSIMA
  • Anonimo il 11/09/2011 08:01
    Molto bella e sentita la tua poesia. Mi associo con gli altri commenti
  • Flavia Castelli il 10/09/2011 23:17
    Già... il problema è che ci vorrebbe qualcuno che lo prenda quell'aeroplanino...
  • Aedo il 10/09/2011 23:16
    A volte i rapporti sono difficili... eppure dobbiamo tentare di superare le barriere. Bella poesia!
    Ignazio
  • Ettore Vita il 10/09/2011 23:03
    Il male offusca sempre il bene... il silenzio divide come un muro che si innalza. Ma possiamo sempre provare a lanciare un aeroplanino al di là del muro...
  • Anonimo il 10/09/2011 22:40
    Bella poesia. Mi piace il pensiero espresso.
  • silvana capelli il 10/09/2011 20:50
    iL SILENZIO HA UCCISO LA SPERANZA? non credo, la speranza è l'ultima a morire.
    La mano del Padre prende la tua per condurti sulla strada della salvezza. Forza e coraggio!! ti sono vicina...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0