Sulle nude cosce
mani avanzavano
facendosi largo
tra villi e muscoli.
Udii un respiro lento,
profondo, come di bestia
affamata che annusa la preda
prima di affondare i morsi.
Sentii scivolare il suo corpo
su di me, i suoi seni contro
il mio petto e parole dolci
che scorrevano come miele
dentro ai miei padiglioni auricolari.
I miei pensieri ed il mio sesso
fluttuavano assieme, mentre
il desio di possedere quel sogno
cresceva inesorabilmente!
Come Erode il Re, anch'io t'avrei dato
qualsiasi cosa tu m'avessi chiesto,
ma dopo quella notte d'irrequieti sensi,
sparisti alle prime luci dell'alba,
lasciandomi solo e affamato della tua bellezza!
C'è chi pensa che tu sia la Salomè reincarnata,
altri dicono che tu sia un'illusione solitaria,
ma nessuno conosce la verità quanto me:
o Regina delle aurore!