Stropiccia gli occhi il cielo
sguardo pulito di chi ha pianto
in una lucida mattina lascio volare fuori
da questa camera di albergo la mia fantasia
si posa fra la polvere dei giorni a volo ferito
in cerca di un posto lavato dalla pioggia
un impercetibile vento scuote i pensieri
panni stesi ad asciugare in cerca di un sole
che li possa accarezzare
qualcuno bussa alla mia porta
è il tempo che mi aspetta
scaccia il rumore dei ricordi
come il suono scuote la coscienza
penetrante come una sirena
parlano i silenzi attraversano l'anima
come frotte di turisti attraversano la piazza
è già ora di andare rimetto in moto il mio dovere
la ragione che mi porterà lontano dal
mio cuore tornerò a cercarti amore
dietro alla facciata lustra da mostrare
esistono posti in cui mi tornerò a rifugiare
e con dolce violenza per non morire
ti amerò
mi lascerò amare