Fuori alla Chiesa
seduto sulla scalinata
vestito di stracci
la mano ruvida tesa
la bocca ferma sigillata
aspetta della Messa la fine,
l'uscita lenta dei pagliacci
inondati di fervido calore
con una mano in tasca
l'altra diretta sul cuore.
Purificati d'ogni peccato
lenti scendono le scale
-che noia quel fagotto inurbato
sembra stampato sul sagrato.
Lui sale i gradini s'avvicina,
si toglie il cappello con dignità
forse saluta forse ringrazia
chissà, alla luce del cielo
sulla testa è dipinta una Croce
una voce flebile di carità.
Magari è un' eco sognata
nella penombra del campanile
oppure un richiamo, un altolà.