Ho visto i tuoi occhi
che ridevano
ho udito le tue parole che scintillavano
ho sentito le tue mani che vibravano.
Ma dove corre quel sorriso e dove scrivi quelle parole
e quel tremore cosa nasconde.
Credevo di sognare, credevo che tu fossi un terremoto
che con quel tuo modo di
guardarmi, parlarmi, accarezzarmi, avresti stravolto la mia vita.
Invece eccomi da sola a pensar che son lunghi i giorni le ore i minuti
ma basta un secondo e ti rivivo.
Le parole adesso sono trascorse,
quell'udir così dolce mi trasporta
e mi conduce verso di te
che sei un sassolino che custodirò come un diamante,
oh si sei prezioso come quell'atmosfera che si creò
e che dilagò nei giorni a venire.
l'autore Valentina Militello ha riportato queste note sull'opera
Dedico questa poesia a Carlo il mio amore. È lui che mi ha ispirata. Ricordo ancora quel giorno in cui ci conoscemmo ed i giorni a venire un po' sbiaditi dal trascorrere del tempo e dalle difficoltà.