Sono sedute come in un pollaio
galline senza più uova
le facce disegnate nelle smorfie
di anni di lavoro
su ogni ruga una conquista
lasciata dalla cipria profumata
Tutte aspettano la pensione
e dietro lo sportello l'impiegata
è giovane e ha pazienza
più di me
che guardo le loro gambe
ma dalle mani che hanno, capisci anche tu
che il tempo che le ha sagomate
dev'essere stato bello duro
e non c'è cipria che basti
e tinta per capelli che renda
giustizia a quelle nocche
Tra loro fanno finta
di parlare
se non per convenevoli
e l'impiegata da loro
l'unica cosa che vogliono ora
nelle voglie morte
negli occhi appena appena aperti.
Qualcuna non si fida e riconta
prima di uscire fuori
fuori dai vetri caldi nell'aria il ghiaccio
che non le sfiora nemmeno
da un gelo
all'altro.