In questa notte, anche la luna, incinta,
resta appannata in una roccia eterna,
come fiume secco che scorre nel ventre
di una collina molle e grufolante,
che sente il galoppo ed il tremito:
uomini sfuggiti all'invito del sole
ed alla chiarezza del cielo azzurro,
orma d'una pietra dura e dormiente.
lasciano che le ossa del cuore sgretolino,
sotto una tempesta di lacrime.
Questo cieco esercito fa precipitare
dalle sagome volanti di anonimi assassini,
goccie di sangue su villaggi e santuari.
In quest'abisso di vanità semimorte,
vite squarciate da una cosmica ferita
s'incontrano sotto la coscia del gigante bianco,
in un un intreccio di mani
imploranti come rovi
la giacenza dei propri morti
nel mare tunisino o sul deserto libico