Un'ora, o forse due,
per caso siamo vicini.
Ancora noi,
tra quel mare di gente,
assolutamente soli.
Mi scagli due volte
occhi negli occhi
che io accolgo con forza,
intensi e muti, e inesprimibili...
Dolce, violento veleno,
forse, oso immaginare,
anche per te.
Ho assai più che una voglia
di indovinare pensieri
che non cercano risposte
a domande
che non esistono.
In un silenzio
il tempo è fermo a lungo,
e in quello dopo
ha annotato del suo corso immutabile
più che cento anni.
Parlare è difficilissimo
o... non è vero,
... è ancora facilissimo, naturale,
come quando,
tra nuovi baci,
esso ci sfuggiva
sempre troppo più rapido
dei nostri desideri
e non bastava mai
ad aprire interi
i nostri palpiti di vita
e di amarezza.
Tutto è cambiato
e in un istante... nulla è cambiato
e poi ancora... tutto, e dopo
non esistiamo più