A tacere sottovoce
perdendosi senza occhi
il mare in gola
il sogno che cade
in quella lacrima addormentata sulla pelle
le ore barcollanti nei ricordi
quando piego la testa
e ti consegno l'orizzonte
solo un rantolo di poesia
e la memoria scomposta di un uomo
lingua di gatto
in quell'orgia di dolore abbandanato sul cuscino.
A respirare sola le sue lacrime di resina.