Persa in un labirinto di specchi,
erro.
Riflessi immobili mi seguono,
mi osservano, mi guardano.
Ma non mi vedono.
Una corsa disperata,
angosciata, affannata.
I riflessi mi lusingano,
mi attraggono, mi sorridono.
Dove sono?
Mi manca il respiro,
viene meno la forza di trovare l'uscita.
Cadere e rialzarsi.
I riflessi tendono una mano
inafferrabile ma così invitante.
Il vetro ferisce le iridi.
Intorno a me il mio riflesso deformato,
mascherato, appannato.
Il battito del cuore
detta il ritmo dei miei passi.
I riflessi si assomigliano,
mi assomigliano, vi assomigliano.
Diversamente uguali a me.
Dov'è il mio?
C'è un'uscita?
In fondo,
lontano,
distante,
irraggiungibile,
un altro specchio.
Lo guardo, mi guardo
ma non mi vedo.
Nel riflesso solo
altri riflessi.
Persa in un labirinto di specchi
un sussurro invisibile ai riflessi.
Chi sei?