La città è la mia ma sembra cambiata
vedo sorrisi maligni e sguardi infernali
nelle vetrine
nelle insegne
nei muri dipinti
negli autobus fermi
nelle nuvole grigie
ho voglia di
correre
e urlare
e volare
e sparire
vomitare il cervello
e rinascere
per sentire che sapore ha
una vita migliore
e
e
e uscire dalla città
ritrovarmi in un prato di giorno
col sole che brilla
e accarezza la pelle con un vento leggero
sssshhhh... silenzio
solo il rumore delle spighe che danzano
corro e incrocio i suoi occhi di paglia
mi fermo
ha un sorriso dolce e braccia magre
vestiti sdruciti
immobile
lo guardo fisso e mi sembra di vederlo piangere
ma è impossibile
il pianto di uno spaventapasseri
è soltanto l’ennesima
illusione.