E sono qui senza te,
immerso nella lontananza.
Con le finestre chiuse,
intento
a giocare con la polvere
che appare nel cono di luce
dell'unico raggio che sfida
l'arroganza delle persiane.
Affronto l'inutilità
di questo tempo senza ore,
con il sorriso ebete
stampato sulle labbra...
Sfido l'assoluto!
E solo quando tornerai
riuscirò ad ascoltare
le voci stridenti dei bambini
che allegri giocano sull'aia.
Ma a chi mi chiede
dove siano ora i piccoli...
Rispondo: ma sono fuori forse
E solo questo forse avvolge
l'estremo presente della mia anima