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Il mostro con tre braccia

Tutto ebbe inizio molti anni fa,

quando tre cavalieri spagnioli

ci negarono per sempre la libertà.


L'onore e la morte svelarono,

di sangue rosso si macchiarono

e nelle grotte di Trapani

per anni restarono.


Erano Osso, Mastrosso e Carcagnosso.

Il primo in Sicilia si fermò ,

e con perversa dedizione

la mafia creò,

Il secondo Messina superò,

e in Calabria la n'drangheta formò,

Il terzo a Napoli arrivò ,

e dopo un pò,

la camorra realizzò.


Son'le tre braccia di un mostro che cambia,

si nasconde e sempre attacca.

Non c'è posto che non conosca,

nè tempo che lo indebolisca.


Sue le vittime che lo affrontano,

che ne parlano,

ne scrivono,

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0 recensioni:

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22 commenti:

  • Raffaele Arena il 10/10/2011 23:13
    Bella, coraggiosa. Questo tema sociale e' terribilmente attuale e superato da altre problematiche, come quella delle guerre che questi corpi "mostruosi", continuano a rinfocolare ovunque!
  • Anonimo il 06/10/2011 16:48
    una sola cosa: SE NON CI FOSSI DOVREMMO INVENTARTI!
  • Francesca La Torre il 04/10/2011 08:06
    Bellissima, molto scritta veritiera e seppure profonda, molto scorrevole. Piaciuta molto.
  • Raffaele Severino il 02/10/2011 23:50
    Bellissima. Saluti da un meridionale trapiantato al nord da 11 anni. Complimenti!
  • Anonimo il 02/10/2011 18:11
    bellissima vera... non ho parole meritatissimi tutti i commenti... complimenti michela
  • silvana capelli il 02/10/2011 14:30
    Una poesia veritiera, onore e elogio per averla scritta. Questo mostro è terribile, se muovi un dito, lui ti taglia le braccia, o ti uccide; brava Michela, magari la leggessero chi ne sa di più!!! Complimenti
  • Pepè il 01/10/2011 22:50
    Primo compito degli Italiani è riprendresi l'Italia. Strapparla via dalle mafie e dalla politica corrotta e di Palazzo.
    L'Antimafia siamo noi: svolgeremo mai questo compito?
  • Dora Forino il 30/09/2011 17:03
    Un tema sociale, che si ripete da sempre... il mostro cattivo si insedia ovunque acquista sempre più Potere per corrompere e renderli uguale a lui. Dobbiamo essere noi a cambiare e denunciare i corruttori!
  • Anonimo il 30/09/2011 13:01
    Senza parole. Letta e riletta con entusiasmo.-
  • Aedo il 29/09/2011 18:41
    Poesia di grande valore umano e morale. Bravissima!
  • Don Pompeo Mongiello il 29/09/2011 15:41
    Molto piaciuta questa tua veridica e bella!
  • Anonimo il 28/09/2011 07:46
    Poesia condivisa Michela. Bravissima.
  • denny red. il 28/09/2011 06:25
    Scusami!!! MICHELA. ogni tanto mi perdo...
  • denny red. il 28/09/2011 06:23
    Ci vorrebbe un mare...
    Intenso, Bravo Michele.

  • Anonimo il 27/09/2011 20:31
    Brutto assai questo mostro. Con due braccia ne conosco tantissimi.
  • loretta margherita citarei il 27/09/2011 20:19
    molto originale apprezzatissima
  • Anonimo il 27/09/2011 20:18
    Dici bene quando affermi: "Rispetta chi lo fa, e non condannarlo". Purtroppo rispettare chi lo fa, potrebbe significare domandarsi cosa stia facendo tu e accorgerti che non stai facendo nulla.
    Invece condannarlo significa dare una giustificazione, un appiglio a te stesso, sul perché non stai facendo nulla... e allora la coscienza è salva!
  • Bruno Briasco il 27/09/2011 18:04
    Finalmente una donna coi "maroni". Scusami ma quando ce vo' ce vo'! Letta con piacere non si può che essere concordi col tuo scritto. Bravissima!
  • vincenzo rubino il 27/09/2011 13:25
    brava ci vogliono scritti come questi! letta con piacere.. ciao
  • Michelangelo Cervellera il 27/09/2011 13:11
    Che dirti... si può solo condividere. Manca nelle scuole (se non per merito di qualche docente) la volontà di non ricordare e far passare tutto come "inevitabile".
    La nostra classe politica, soprattutto chi governa ci convive con questa gente, per potere, per soldi. Brava Michelina.
    Michelangelo
  • Giacomo Scimonelli il 27/09/2011 12:14
    puoi correggere e toglierla dalla disabilità...
    versi che si possono solo condividere.. un argomento che non è facile trattare espresso in bei versi di Poesia... un argomento che dovrebbe far parte della vita quotidiana di ognuno di noi... noi che ci lamentiamo ma che poi con paura ci tiriamo indietro facendo finta di non vedere e di non sentire... il coraggio che ci manca è la miglior arma della mala.. la nostra codardia fa sì che questi delinquenti oramai si sentono una parte dello stato dentro lo stato stesso... son contento che una giovane come te abbia trattato l'argomento... grazie per aver ricordato anche Falcone e Borsellinoe non voglio dimenticare anche coloro che vivono nel terrore per degli ideali validi ed importanti che però isolano ed accontanano l'individuo onesto... complimenti Michelina... un enorme applauso
  • michela salzillo il 27/09/2011 11:39
    Avviso i lettori che c'è un errore di TEMA, non è un 'opera sulla disabilità

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