Così i gabbiani volarono
sui nostri tetti
li sentimmo attraversare la costa
in stormi candidi
dai neri apici alari
fermammo con l'occhio
e con le chiavi
I gabbiani arrivarono alle nostre finestre
batterono le ali contro mura di cartapesta
urlando al cielo per un po' di pane
che l'abitudine all'uomo si doveva sopportare
I gabbiani arrivarono alle nostre teste
intonando acuti su poderosi incendi
nel cielo bianco del non
avvenire
salpammo bianchi
con le dita
nere