S'alza un dolce canto
tra rami intrecciati
d'un estate sbiadita e morente.
Vento impetuoso
spazza via foglie
ormai arrugginite
svestendo gli alberi
spogliandoli d'allor.
Vecchi timi, gorgogliano
ricolmi di nettare inebriante,
rilasciando nell'aria
odore d'autunno nascente.
Cambieranno i colori
nel bosco iridescente
tra profumo di funghi
e l'ultimo canto
sommesso da spari
che colpiscono il cuore.
"Povero cacciatore "...
tra le mani un fucile,
nel cuore la durezza,
hai companatico per sfamarti
ma spari alla vita,
ostinato, folle umano.
Una foglia ancor verde
volteggia nell'aria aspra
ultimo inchino all'estate...
che piangente se ne va.