parlare, parlare e parlare ancora
di tutto esce da quelle bocche amare
dove la realtà più vera è quella delle fiabe
avete bisogno di sentirvi liberi
di esistere con folli presunzioni
e biasimate ciò che viene prima dell'attimo
realizzerete i vostri sogni
in preda all'illusione di essere stati qualcosa
senza pensare mai al nulla che vi osserva
che voi non vedete signori
silenziosi e tranquilli
dalle finestre opache delle vostre coscienze
ma quando la città inizierà a dormire
nell'uscire allo scoperto
verranno alla mente motivi assenti
in cui ricorderò rotte deviate
in anfratti bui e soffitte piene di ricordi
se la memoria terrà a lungo
prima di trasformare ciò che rimarrà
nella chiave per l'anticamera dell'inferno
stanziandomi verso in niente
in maniera precisa, attenta e rigorosa
proprio per confondere tutto
vedere i vostri volti da lontano e dimenticare
senza pensare a voi come persone o coscienze
ma innescando meccanismi anche fatali
riportando alla mente ciò che è irrazionale.