Ipponuvolo cercava
una nuvola d'amare
tutti i giorni si affacciava
da quel buco nella tana
Pioggia vento e nubi nere
minacciose e dispettose
rovesciavano sul prato
lì davanti alla sua casa
acqua e grandine a cascata.
Ipponuvolo intristì
non giocava neanche più.
La sua mamma poverina
gli spiegava che d'inverno
è frequente e anche normale
Bisognava aver pazienza
ogni cosa ha il suo momento
E accarezzava preoccupata
quel figliolo capriccioso ed impaziente.
Finalmente un bel mattino
preceduta da una rondine
che si posò sulla sua casa
la primavera si annunciò.
-È ora! È ora mamma!-
E corse fuori scalzo
e col pigiamino giallo.
Steso pancia all'aria
la sua nuvola cercò.
La intravvide un solo istante
rosa e soffice e carina
Poi d'improvviso il cielo si oscurò
la nuvoletta gli sorrise da lontano
e si allontanò di corsa
all'arrivo dell'esercito dei nembi.
Lampeggiò, tuonò
E Ipponuvolo tutto si bagnò.