Quella pelle piena di rughe piena di storia,
seduta li sulla panchina,
quasi abbandonata a se stessa,
quel corpo esile fragile
con occhi pieni di lacrime
di chi a visto guerre e rivoluzioni,
di chi ha combattuto
per il nostro futuro.
Oggi li con i suoi ricordi
abbandonata di un tempo "assassino"
che passa.
Quel tempo che non ha mantenuto
la sua pelle levigata,
la sua bellezza esteriore...
Lei amata desiderata,
oggi ignorata e dimenticata,
un libro di storia seduta li,
dove vorrebbe solamente raccontarlo.
Ma sei sola, ti chiamano vecchia...
Ormai viva da un corpo che respira,
dove non immaginavi che la morte
non era quella fisica,
ma sentirsi abbandonati
è invisibile a gli occhi del mondo.