Brucia nelle viscere il sapore del peccato.
Prenditi parte della mia anima.
Accendimi di voglia,
saziati di desiderio.
Non offenderti se è del fuori che ti grazio.
Ironicamente ti sfido,
offrendo amore se ti va,
divertiti un'ora e poi chissà ...
Volo via,
imbavaglio il silenzio,
cedo al richiamo dell'erotico piacere.
Irrazionalità mista a sporco pudore,
ritornano alla mente i sapori conosciuti,
germoglia il moltiplicarsi dei sospiri.
Buttiamo giù la scenografica apparenza,
è ricerca di piacere che avanza:
-pelle da toccare;
-bocca da deliziare;
-sudore da assaporare;
-desiderio da rivivere.
Rimarrò incorruttibile,
farò l'indispensabile:
quindi macchio d'inchiostro maledetto il peccato
e dedico a me il calice della passione.