Corrono veloci gli alberi di là del fiume,
così grandi ed antichi che, forse,
si sono dimenticati degli uomini.
Sulle rive del fiume gli alberi diventano foresta,
mentre scivola la barca sull'acqua di piombo.
Come piccoli rivi precipita la pioggia sulle foglie e sui rami
scie luminose del pallore di luna mi cadono addosso.
Trasuda il cielo la sua angoscia,
restituendo al fiume l'acqua che già gli appartenne,
intanto cresce la notte
le cui avanguardie vedemmo nel lasciare le nostre case.
La speranza cresce nei cuori,
in un crepuscolo di ricordi,
nell'attesa di aurore sconosciute.