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Così muore la poesia

Il corvo s'innalza tra le lucenti città
ritrovando in occhi d'opaco vetro la propria essenza...
ciechi monarchi piegano gementi anime con fruste di alloro
mentre le loro labbra si chinano su pane sporco di fango
e le loro menti vengon carpite da maschere di cera
i diamanti senza età si frantumano al sussurar del tempo
le bocche ora... tacciono
ali nere si serrano nell'abbandono
malinconici occhi di luna
danno l'addio alle evanescenti stelle..

 

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5 commenti:

  • Kartika Blue il 11/10/2011 13:49
    Splendida poesia che tocca nel profondo.. bellissimo l'ultimo verso!
  • Anonimo il 07/10/2011 23:21
    Belle immagini. Sensazioni reali e condivise.
  • Anonimo il 02/10/2011 06:47
    Posso comprendere il tuo stato d'animo, non sempre ci lasciamo circuire dalle stelle.
  • cristiano comelli il 01/10/2011 22:30
    Buone immagini, quindi complimenti. Credo comunque che il denunciare quanto fa morire la poesia sia, per paradosso, quanto contribuisce a mantenerla in vita perchè capire quanto siano taglienti le lame roventi dell'esistenza umana ci fa affilare sempre più la spada di un'anima che non intende arrendersi all'ineluttabilità dell'annientamento. Di un'anima che aspira all'eternità e la vive come certezza, non come illusione. Complimenti.
  • Anonimo il 01/10/2011 18:42
    Visione apocalittica? Rispecchia molto Eliot per le immagini e la sensazione di malessere che si scorge... Mi piace.

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