Stella,
luminosa sembri dir parole d'amor
da non poter ascoltare.
Il dolce suono del tuo brillar,
ci ridan vita nelle notti romantiche.
Stella tu,
come spettatore non pagante,
vedi spiagge macchiate di delitti di sangue del sud
che il mar non ha ancor portato via.
Vedi i tuoi lontani figli,
pesci di un mare ancora troppo inquinato
e onde che fanno assordante rumore.
Mia stella,
lo so
vorresti fuggire..
Sei lì
viva o giacente nel chissà
costretta a guardare
gioie e dolori
vita e morte
il tutto e il niente.
Come un kamikaze
avresti potuto farti esplodere
baciando la terra,
ma non hai voluto farci del male
perchè noi già siamo il male.
Forse un angelo
di tanto in tanto
ti incontrerà
e ti chiederà la direzione migliore
come tu la indichi a noi marinai
dispersi in questo oceano di crudeltà.
Oh mia stella,
non morire mai
dammi almeno la speranza
nell'ultimo dei miei giorni,
di sentire forte la tua luce
e magari
di poter restare
lì
su di te,
per sempre.
l'autore Raffaele Severino ha riportato queste note sull'opera
Racchiude una speranza di vedere un eventuale altro mondo dopo la morte, sempre lucente, "musicante" e pacifico.