Immenso cielo,
doni libertà infinita
a splendidi uccelli in storno.
Uno solo cambia scia
e porta con se la sua solitudine
che l'uomo non sa comprendere.
A ridosso del mar
raccoglie i frutti
dalle onde morte
e vola via
come una madre felice.
Ormai la terra ferma è vicina:
ora si,
potrà sfamare il suo piccolo.
Sicuro e fiero,
affronta senza paura,
i colpi del cacciatore
e continua imperterrito
il suo volo.
Sta planando ormai
ferito,
si deve arrendere.
È solo,
tra le sterpaglie
in quella desolata campagna.
Il suo sguardo morente
rivolto lassù
verso quel nido
a pochi battiti.
Lì,
nella natura resa crudele,
il suo piccolo
ancora aspetta
quei pezzetti di scaglie
dal becco della povera madre.
l'autore Raffaele Severino ha riportato queste note sull'opera
Spesso gli ostacoli della vita da sopportare sono atroci, come quel povero uccellino in viaggio verso il suo piccolo per sfamarlo.