La musica, la poesia,
donano sogni,
desideri, emozioni.
Che bello, sì!
Passa però il tempo,
credo sia arrivato il momento
il nostro momento
di farci giustizia da soli.
Come i Peloponnesi
anche noi altri
siamo vittime predestinate.
La guerra è ormai vicina
per tutti,
non esisterà più sole
nè nuvole
solo rabbia cosparsa
in fumo e fiamme.
Questi fottuti sovrani,
traghettori incapaci
del nostro piccolo inferno,
spinti da non so quale forza
di dignità occulta,
raccontano ancora storielle,
in stile "Ci pensiamo noi"
... ma a far cosa?
A farsi di cocaina
e fottersi le vergini puttane
in cerca anche loro di
un posto al sole?
Avete mai pensato che il mondo
sta svanendo?
Allora li vorrei vedere
tutti saltellare allegramente
sulla cenere ardente
del loro menefreghismo e falsità.
Mia dolce Italia,
non sei più un regno,
sei solo maggioranza
e opposizione.
Sei arte resa inutile
da cotanta rovina.
Cosa succede quando
il fuoco arriva in cima
al vulcano?
Stiamo scoppiando!
E il boato si udirà
in ognidove.
Il nostro sorriso
ormai è timido
e nasconde rabbia
che esploderà.
Allora li vorrei vedere ancora
tutti saltellare allegramente
sulla cenere ardente
del loro menefreghismo e falsità!
l'autore Raffaele Severino ha riportato queste note sull'opera
Sfogo semi-poetico in stile grezzo, che narra la tristezza della società attuale "pronta" al baratro definitivo e la rabbia di chi ne fa parte.