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Santo francesco ed il miracolo delle rose
Francesco e sorella Chiara
un di d'inverno se ne andavan
per un'umbra strada solitaria.
Cupo il cielo, la via
si svolgeva tortuosa.
Dal gelo indurita,
impraticabile dal fango resa,
da brulli cespugli
ingombrata
assai era spinosa
per i due santi, che spogli
avevan i piedi,
nudi sulla nuda terra
lasciavan sulla neve
macchie rosse di sangue.
Ad un tratto Chiara, l'esangue
emaciato volto sollevando
al Fratello
chiese, senza alcun lamento
se si potevan riposare
almeno per un attimo
ad un vicino casolare.
Giunti, notaron ch'era
sudicia bettola, dove
uomivi giocavano e bevevano.
Entrati sol per un bicchiere
d'acqua ad elemosinare
gli ospiti, in mormorio di stupore,
presero a voce alta i due, ad insultare.
Uno di loro con forte arroganza
osò i due santi così schernire:
-acqua, i poverini, chiedon
di professar la più rigorsa povertà
fingon
predicano l'amor e la fratellanza
e la gente gonza
sta lor a mantenere...
e poi, lasciatemi dire
sempre insieme, Francesco e Chiara
che son fratelli
a chi lo lascian a vedere?
Si dovrebbero almeno separare!-
Con volto ed anima rattristato
dopo aver l'ostessa ringraziato,
mesti, fra le sgangherate risa
e le oscene parole a lor proferite,
ripreso il cammin per l'irta salita
che presso la città li portava.
Ma in cuor loro molto
bruciava
quell'ignobile diceria
che messosi a parlare
presero decisioni dolorose
come di separarsi
ed andar ognun per altra via.
Dopo l'ultimo abbraccio
Chiara con gli occhi
pieni di pianto
a Francesco timidamente chiese
se possibile era
il rincontrarsi ancora,
ed il Frate col cuor in tormento
rispose
che possibile era
sol quando le rose
sarebbero fiorite.
Ma fatti pochi passi, entrambi si fermaron
guardandosi attorno con grande stupore:
pei crinali, per i pendii
più non v'era neve...
i cespugli eran pieni di rose
l'aria olezzando con profumo soave.
Un forte sole raggiava
in un celo azzurro, splendeva,
i rossignoli gorheggiavan
le allodole frullavan
a volo ed i pettirossi cinguettavan
felici per il caldo che li riscaldava.
Fu per Chiara e Francesco
segno divino...
nel miracolo delle rose
l'uno all'altro la mano prese,
ed s'avviaron
verso la città
portando insieme
alla gente
l'evangelico messaggio
di pace e di bontà.
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0 recensioni:
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Anonimo il 07/11/2011 22:19
Versi splendidi, narrare personalissimo per una toccante storia... par di vedere Francesco e Chiara e quelle orme rosse sulla neve! grazie anche per la tua attenzione alla mia piccola poesia.
- Bellissima L'0r... bella e mistica come sai essere Tu... un cuore buono...
Anonimo il 05/10/2011 07:50
Brava Lor. Chi meglio di te poteva raccontare questo fatto! Un insegnamento che c'interroga e ci fa riflettere anche sulla gente che si limita a giudicare solamente dalle apparenze. E ce ne sono molti anche fra noi... purtroppo!
- Una poesia originale, dal taglio molto cronachistico, parlerei quasi, se non si offende, di giornalismo poetico. È evidente che san Francesco riesca, a distanza di secoli, a risvegliare il sacro valore della semplicità e della purezza d'animo a chi desideri disporsi davvero a viverla. È un messaggio che parla ai cuori degli uomini di ogni tempo e che la sua poesia contribuisce a tenere vivo. Quindi, oltre ai complimenti, anche un grazie.
- L'unione mistica di Francesco e Chiara è forse un concetto d'amore che il mondo d'oggi non può capire, ma che qualcuno lo ricordi e lo esalti come hai fatto tu, merita davvero una riflessione... grazie per questi bei versi!
- Straordinariamente bella!
Piaciuta molto nella composizione e nel contenuto!
Nella cartella delle mie preferite sicuramente Bravissima!
- stupendamente bellissima!!!
- Tanto, tanto bella... un messaggio universale.
- Stupenda Loretta!!! Mi hai commosso... grazie!!!
Anonimo il 04/10/2011 18:58
Per evitare di contaminarlo, non oso commentare in forma tautogrammatica questo gioiello. Loretta bravissima, come abituale consuetudine. In quanto al contenuto sono sfacciatamente di parte: due figli li abbiamo chiamati Francesco e Chiara, un altro Antonio e solo una è uscita fuori di fila!
- grazie per questa tua bellissima poesia... non ha bisogno di nessun commento perchè tanta è la pace, l'amore, l'armonia che ne esce... grazie
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