Alla sponda di ruscelli
che dal monte vanno a valle
si dissetano gli agnelli,
si riposan le farfalle,
cresce il giunco ed il giaggiolo,
cresce il rovo e dà le more,
sosta il daino, il capriolo
per un poco di ristoro.
Scende il falco predatore
sulla ingenua e ignara preda;
passa il lupo, ed è terrore...
Ma quel rivolo d'argento
tesse i raggi della luna,
i messaggi affida al vento;
coglie i pianti e li raduna
e li offre al ciel turchino.
Poi, tra sassi, sterpi e rovi
lui riprende il suo cammino
ler andar non si sa dove.