Tornate in sogno scomposti
fisicamente assenti
mischiati a caso a volte mi sembra
in mondi non vostri per ciò che ricordo
donandomi un senso ampio d’eternità
che mi rammenta altre vite.
Ma come posso credere che forse vi ho perso
o che fate già parte d’un altro universo
diverso da questo che mi gira attorno
annebbiato dai fari delle luci del giorno
perché a notte vi vedo nel percorso tracciato
troppe volte interrotto da qualche verso sbagliato
o da un’incuria del tempo che ci ha persi di vista
in una pseudo fazione di qualche classe mista.
Ho trovato più volte questo eterno ritorno
in quei sonni pesanti rotti al primo buongiorno
di una folle ninfa che mi dormiva accanto
e che ora fa parte di questo mio sonno infranto
(Primavera 2001)