sulla quieta acqua
del lago riflessa
l'immagine del cielo
e d'una errante nuvoletta.
Incorporee
racchiuse in una piccola onda
fascinanti parvenze
assomigliano
all'inconsistente realtà
del sogno
che mi trattiene senza serrarmi
che m'invade senza legarmi.
Potremo mai possederci
così amore mio?
Senza amplesso
trasfusi uno nell'altra
origine e sintesi dell'irreale,
dell'estasi e del sogno?