per te, in amor, totalmente presa
volli un dì farti una segreta sorpresa.
Desideravo immensamente starti vicino
che ci volle un attimo, quel mattino,
a metter quattro stracci in valigia
all'aeroporto andare
il biglietto acquistare
e da te arrivare.
Giunta, corsi a perdifiato
ed alla tua porta bussare
con un caldo cappuccino
due cornetti all'albicocca
in mano.
(avevo a lungo sognato
di far con te colazione:
un morso ed un bacio
e poi giù a far l'amore)
E bastò un attimo...
il tuo campanello suonare
e sentirmi una sciocca.
Lei aprì la porta
ed io prontamente nel riflesso
di chi si sente fesso,
mentire
d'aver sbagliato indirizzo, dire.
Ci volle solo un attimo per capire
correr via, fuggire, sparire
il numero del tuo cellulare cancellare
asciugarsi le lacrime
le ciglia a bagnare
convincermi ch'eri tu
porco maledetto, lurido bugiardo
gran puttaniere.
Ed ora che tempo ne è passato
e non abiti più nel mio cuore
con franchezza affermo
che fu solo un attimo
(seppur mi parve eterno)
quel mio, per te, gran soffrire.