Smalto nero alle cinque di notte
Il suo nome risuona tra le pareti scure
Rosa rossa che profuma il vento
e colora i pensieri,
ero felice fino a ieri
Riecheggiano le mie risate interrotte.
A mezzanotte e mezza sono tua
in una stanza d’albergo con un grande specchio
Finisce la notte e inizia un giorno insieme
Incessantemente mi hai amata
fin quando mi hai detto “Adesso puoi andare”
e da allora
neanche una telefonata.
Mi trascino dentro il peso del tuo seme
Avanzo a strascichi
seguendo ciecamente un canto di sirene,
uno straniero mi richiama verso Nord
ma ho perso la mia musa...
la dolce follia della mia giovinezza,
il mio attimo fuggente.
Luce nella foschia,
non troverò più la sua bellezza,
il suo sorriso fatale,
NIENTE!
- sussurra euforico il Male.
Eri mia,
stellina che rischiarava la via
Ho scelto il fiore più bello e più raro,
l’ho strappato con le mie stesse mani
e te l’ho regalato!
Ora è perso, appassito, gettato...
Ma quanto manca al giudizio universale?
I salici si riversano in un lago di lacrime
bagnati dal sole
Il mio Sole eri tu.
MUSICA! Anche in silenzio mi fai cantare,
tutti gli oggetti sapranno di te
e della tua storia sentendomi respirare
Tutti i miei amici conosceranno
il calore delle tue mani
stringendo le mie. Non mi puoi controllare!
L’amore si spande di sguardo in sguardo,
più veloce del suono delle nostre parole
Ed io ti ho amato tanto.