Marciavo tra la folla,
come un soldatino che
non rimaneva in piedi,
sentendomi piena di
carnevalesca solitudine.
Nessuno che fosse umano,
mai che si amassero per
quello che erano o per
quello che avrebbero
voluto essere.
Una lacrima furtiva mi
accarezzò il volto,
confessandomi i miei
sentimenti.
E mi interrogai sul
senso della vita, dove
l'immenso é una parola sola.
Ma, all'improvviso, nei
Suoi occhi grandi io
ritrovai un motivo per
ricominciare.
E la mia mente volò davvero
verso l'infinito,
mai più sola,
mai più ignara.
Diversa.