Passeggio frastornato
tra scie di ideologie
che il tempo ha reso legno marcio
mentre scalpitano nervosi
pensieri disarmonici
sul palco di una compiaciuta confusione;
bandiere che furono
e mai più saranno
sfidano altre bandiere
che si sgomitano per divenire storia
ardono principi intarsiati
dal fantasma timido ma fiero
di una coscienza popolare;
chiedere no so nè posso
che il tempo mi addestri a vivere
secondo la mia essenza reale di uomo
ma il diritto rivendico
di inventarmi piazza
in milioni di altre piazze
con una pace che infrangersi non possa
in vetrine o camionette
bruciate dal fuoco della follia
ma nel silenzio seducente dell'impegno
di compiersi uomini in altri uomini;
eccola
la rivoluzione del cuore e della mente
sempre intenta a corteggiare
la damigella di cristallo
di una matura, consapevole responsabilità
che sia spada incandescente
per fendere l'emergere
di sterili e inconsistenti coprolalie
ed eterni, vigliacchi giochi
di delegare ad altri
un futuro che ci appartiene;
non chiedere a chi ti circonda
di impegnarsi per te
chiedi a te stesso
di scorgerti persistente
immarcescibile, sublime impegno
per essere la tua voce
unica e irripetibile
di coesione sociale-