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Il fondo del bicchiere

Abbracciatemi e tenetemi forte,
risalgo da profonda cascata.

Gitano, figlio del silenzio,
rimasto solo nella scala del porto.
Liscio pensiero folle,
anima lasciata sul campo di battaglia,
senza la costanza e la fredda scelta,
allungo le braccia sul compagno steso.

Tiepida la pancia e le mani.

Da solo, un solo attimo e' bastato,
senza sostegni esterni alle braccia.
Movimenti fluttuanti di spose felici.

Raggi, solo raggi e non sentieri
per sparire sul fondo di un bicchiere.
Come il resto della madre
adesso e' aceto e non si vede il fondo.

Apprezzare le sembianze primordiali,
simili alle fresche lettere di un tempo.

Non posso rimanere incrociato a specchio.
Restato luce per poco,
torno ombra,
abbandono speranze risorgimentali,
veggente di un solo e unico amore.

 

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3 commenti:

  • Anonimo il 18/10/2011 21:57
    Molto piaciuta. Complimenti.
  • loretta margherita citarei il 17/10/2011 16:28
    mi piace complimenti
  • Anonimo il 17/10/2011 16:16
    La risalita passa sempre per una discesa vera, fino al fondo. Questo è il pensero che mi sucita la tua poesia, peraltro bella. Complimenti!

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