Abbracciatemi e tenetemi forte,
risalgo da profonda cascata.
Gitano, figlio del silenzio,
rimasto solo nella scala del porto.
Liscio pensiero folle,
anima lasciata sul campo di battaglia,
senza la costanza e la fredda scelta,
allungo le braccia sul compagno steso.
Tiepida la pancia e le mani.
Da solo, un solo attimo e' bastato,
senza sostegni esterni alle braccia.
Movimenti fluttuanti di spose felici.
Raggi, solo raggi e non sentieri
per sparire sul fondo di un bicchiere.
Come il resto della madre
adesso e' aceto e non si vede il fondo.
Apprezzare le sembianze primordiali,
simili alle fresche lettere di un tempo.
Non posso rimanere incrociato a specchio.
Restato luce per poco,
torno ombra,
abbandono speranze risorgimentali,
veggente di un solo e unico amore.