Acqua alla gola
come preda di cannibali
immerso
in una ribongia di pensieri
sto così,
con la lingua
che rimescola parole
come mestolo
nel pentolone cerebrale.
Non sempre facile
è distinguere i sapori
aneliti anelati sul mio collo
discesi giù dai padiglioni
a far baldoria
a danzar
come zulù col gonnellino
e le ossa tra i capelli.
E intanto l'acqua bolle
e ribolle d'oppio antico.