non considero
la vecchiaia che avanza
come fosse un ragno
che tessuta la tela,
imprigionata la farfalla,
dalla coffa salta fuori
e godendo, lentamente
le succhia il sangue
e le viscere
non lasciando di essa
che la spoglia vuota
di ogni umore.
Anche se ogni giorno
lo specchio
evidenzia
la piccola ruga
che s'ispessisce
e rivela
lo scorrer del tempo
ciò però non temo...
consapevole d'esser farfalla
accetto di buon grado
questo mio nuovo cambiamento
come fosse un dono
non un castigo.
Vorrà dire che
se io farfalla nacqui
farfalla sempre rimarrò
e con il filo della maturità
ritesserò il bozzolo
attendendo, meditando
sulle mie nuove fasi evolutive...
quindi da pupa
ritornerò
ad esser ancora farfalla
certo
non più esteticamente bella
con i delicati, evanescenti colori
dei miei vent'anni perduti.
Marcate saranno le ali
dalle gioie e dai dolori
patiti...
a testimoniare il vissuto,
incisi vi saranno
ricami di saggezza.
Di certo so
che invecchiando
resterà inalterato
il mio cuore
bambino...
resterà sino
alla mia fine
dell'AMORE innamorato.